La mia storia imprenditoriale è intrinsecamente intrecciata con la storia della mia famiglia: infatti, ha gli stessi anni di mio figlio, Mattia. È il 2005: il “fenomeno” Google è in procinto di esplodere, il marketing è da sempre il fulcro della mia vita professionale, ma l’orizzonte è ancora una linea sfumata e incerta. Annalita, mia moglie, viene improvvisamente costretta a riposo per una gravidanza complicata. Pur confinata nella sua poltrona, è desiderosa di contribuire in qualche modo: così, insieme, iniziamo a studiare, approfondire, sperimentare e, poco a poco, Google non ha più segreti per noi.

Arriva il momento della svolta: decidiamo di rischiare, di abbandonare i nostri sicuri impieghi e di fondare Click-Shop, la nostra prima società. Una decisione audace, sì, ma guidata dalla passione, dall’ambizione e dalla convinzione che potessimo portare un valore aggiunto nel panorama del marketing digitale.

Questa scelta rappresenta la concreta manifestazione della mia visione imprenditoriale: l’impresa non è solo un’organizzazione economica, ma un progetto di vita che coinvolge l’individuo in tutte le sue dimensioni. Ed è proprio questo approccio olistico e umanistico che, credo, ci ha permesso di prosperare in un campo tanto competitivo e mutevole come quello del marketing digitale.

La storia è, dunque, la storia di una famiglia che ha deciso di mettersi in gioco, di scommettere sul proprio futuro, credendo nelle proprie capacità e competenze. È la storia di una sfida continua, di una crescita costante e di una determinazione indomita. Ma, soprattutto, è la storia di un sogno che, passo dopo passo, si sta realizzando.

I GUERRIERI VITTORIOSI PRIMA VINCONO E POI VANNO IN GUERRA, MENTRE I GUERRIERI SCONFITTI PRIMA VANNO IN GUERRA E POI CERCANO DI VINCERE. “Sun Tzu”

Chiedi a noi