Adam

Web Marketing su Linkedin.

Una campagna di web marketing è un’attività chiave per il successo di un’azienda nell’epoca attuale.
Occorre coprire diverse modalità attraverso cui arrivare al nostro pubblico, ognuna di esse con un costo e con un obiettivo.

All’interno di una campagna riveste un ruolo sempre più importante l’attività su social network e sovente ci si chiede quale possa essere la strada migliore per raggiungere il target.


Tipicamente ci sono due scopi perseguibili: la generazione di nuovi lead da tradurre in vendite e la diffusione del nome del marchio. Chiarito questo punto, bisogna poi calarsi nella tipicità del prodotto o del servizio oggetto dell’azienda da promuovere per stabilire il miglior marketing mix. Tutte queste scelte non possono prescindere dal contesto in cui viviamo ogni giorno, così se, quando tutti guardavano la televisione, la promozione passava da questa, oggi che tutti sono sui social network, la pubblicità deve contemplare almeno parte della strategia su questi.

Quale social network scegliere? 

Nella maggior parte dei casi sarà maggiormente utile implementare una strategia trasversale ai principali. Un social network un po’ più trascurato è Linkedin, che ha, invece, degli indubbi vantaggi in tema di targettizzazione. Nato come il luogo in cui condividere il proprio ruolo professionale, in seguito si è evoluto senza tradire la propria vocazione iniziale che lo contraddistingue, ottenendo, così, informazioni sulla qualifica e sulla posizione lavorativa delle persone maggiormente fedeli alla realtà. Inoltre, questo social network attira persone che difficilmente si iscriverebbero o condividerebbero le stesse informazioni su reti più ludiche come Facebook o Instagram.


Ci sono diverse modalità per avvicinare queste o altre persone su Linkedin. Una è quella di creare dei contenuti che possono interessare i nostri target e pubblicarli semplicemente nei gruppi corrispondenti: in questo modo occorreranno pubblicazioni particolarmente interessanti ed effettuate molto di sovente per poter ottenere qualche risultato. Si può potenziare questa tecnica attraverso la pubblicità degli stessi contenuti, che, quindi, compariranno nell’home page degli iscritti targettizzati in un riquadro che fa identificare il contenuto come “sponsorizzato”. 

Nell’impostare la campagna, come qualsiasi altra su Linkedin, sarà richiesto di circoscrivere il numero di persone attraverso la scelta di area geografica e di altri parametri come la qualifica aziendale o l’appartenenza ad una determinata società. Altro sistema è quello di creare un vero e proprio annuncio con una call to action. Con tale modalità il contenuto non appare nella parte centrale ma nella barra laterale del social, tipicamente con un minore spazio di visibilità e ottenendo un minor numero di clic sullo stesso, ma chi decide di farsi dirottare dall’annuncio è probabilmente più interessato all’acquisto.

La decisione tra uno e l’altro non può astenersi, in una corretta gestione aziendale, dal considerare il costo. Come in altri social si può scegliere tra un pagamento per visualizzazioni e pagamento per clic: il primo ovviamente raccomandabile nel caso di voler solamente aumentare la riconoscibilità del marchio, mentre se l’obiettivo è la raccolta di lead da convertire in vendite e profitti, la scelta più adatta è quella del pay per clic.


Da sapere, infine, che i costi su Linkedin non sono pienamente predeterminati poiché il social network permette solo un numero stabilito di campagne per lo stesso target di clientela e crea un’asta perché i richiedenti si escludano a vicenda, assegnando lo spazio al miglior offerente.

 

I GUERRIERI VITTORIOSI PRIMA VINCONO E POI VANNO IN GUERRA, MENTRE I GUERRIERI SCONFITTI PRIMA VANNO IN GUERRA E POI CERCANO DI VINCERE. “Sun Tzu”

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